Dall'autopubblicazione alla casa editrice



I social mi permettono di interagire in prima persona con chi ha letto Matrimonio di convenienza, e non c'è nulla, dico nulla, che mi faccia più piacere.
Gli scambi di messaggi su FB o Instagram diventano occasione per qualche domanda/risposta veloce e la richiesta più gettonata è "Come si arriva a una casa editrice?"
Risposta: non c'è un modo assoluto.
L'editoria è un mondo che corre veloce e non so se ciò che sto per dirvi (anno degli eventi 2016), vale ancora per oggi e per il futuro.
Ho conosciuto la piattaforma StreetLib attraverso un amico di famiglia che si diletta in racconti di vita emiliana del periodo dopoguerra fino al boom economico degli anni '60.
Autopubblicare significa lanciare il proprio romanzo in un oceano di libri. Se gli autori con editore sono tanti, quelli autopubblicati sono... milioni.
A questo punto non serve un laureato per capire che far trovare il proprio libro al lettore a cui è indirizzato non è facile.
Io seguivo qualche bookblog, specializzato in romanzi rosa, così ho preso il coraggio a quattro mani, mandato una mail di presentazione alle amministratrici chiedendo la gentilezza di essere segnalata sul loro sito.
Le più disponibili hanno letto il romanzo che ho mandato loro in allegato e lo hanno recensito.
Matrimonio di convenienza così ha iniziato gradualmente a comparire sui risultati di Google e le followers dei blog, incuriosite, lo hanno scaricato.
Il passaparola ha dato il via a un'impennata di download che ha fatto schizzare il romanzo alla n.1 dei rosa più venduti di Amazon (il prezzo era, se non ricordo male, di 1,99 euro).
E' stato allora che Newton Compton mi ha contattata per leggere Matrimonio di convenienza in valutazione.
Vi giuro, i giorni in cui attendevo la risposta sono stati i più ansiogeni della mia vita. Neanche per l'esame di scienza delle costruzioni ho patito così...
E' arrivato il sì e da lì Felicia Kingsley ha iniziato il percorso con uno dei suoi editori mito.
Ora, ho paura che il tempo e la tecnologia abbiano rivoluzionato nuovamente il mercato, perchè il grosso dei nuovi autori emergenti arriva da Wattpad, e di quello so poco quindi non saprei darvi indicazioni.
Una cosa è certa: se tenete il romanzo nel cassetto, nessuna CE vi verrà a bussare alla porta di casa.
Ci vuole coraggio, lo so, si deve essere pronti a vedere arrivare le critiche e le recensioni negative, ma l'unica strada è uscire alla luce del sole.
Usate Narcissus, Amazon Direct Publishing, LibroMania, partecipate a Il mio esordio con IlMioLibro, concorso attualmente in partnership con Newton Compton... insomma date una chance al vostro romanzo d'incontrare i lettori.
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Commenti

  1. Io purtroppo scrivo un genere "bislacco", orientato al Fantastico, ma non abbastanza tale... insomma, anche le Case Editrici che ho avuto modo di conoscere ai tempi nei quali frequentavo le Italcon di fantascienza non sanno che farsene. La cosa più frustrante è ricevere dei "no" senza spiegazione. Anch'io, alla fine, ho preso qualche informazione sul self publishing ma mi son sentita sparare proposte corredate da cifre che mi hanno potuta smuovere soltanto a cantare "No tengo dinero, oh oh oh". Capisco che 700 e rotte di pagine di romanzone d'avventura sulla scoperta della tomba di King Tut forse potrebbe interessare solo all'egittologo Zahi Hawass e alla sua "ombra" Roberto Giacobbo. Disperavo finché non ho trovato un sito che si occupa di genere fantastico, horror, giallo ecc., che ha deciso per uscite a puntate nella migliore tradizione del feuilleton. Chissà, forse anche per me arriverà prima o poi la Grande Casa Editrice (detto così suona un po' apocalittico).

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  2. Il primo dei tuoi romanzi che ho letto è stato "stronze si nasce" ed era accompagnato da una presentazione che più o meno citava "dopo il successo con 'matrimonio di convenienza', inizialmente autopubblicato FK torna con....". Il mio primo pensiero è stato "devo leggere il primo romanzo" perché nella mia umilissima esperienza di lettrice di rosa, molti degli autopubblicati sono meglio degli extra recensiti successi editoriali. Così li ho presi entrambi e hai sfatato i miti per cui 1) i romanzi successivi al primo sono schifezze e 2) una volta che si arriva ad un editore serio si diventa banali e triti. Perciò complimenti, non recensisco su blog e il mio sport è il passaparola, però nel nostro ufficio (siamo avvocati e c'è un'alta percentuale di fiocchi blu) i tuoi romanzi sono stati oggetto di passamano entusiasta, con tanto di boss in grado di rimandare di 20 minuti un appuntamento perché doveva finire di leggere "due cuori in affitto". Sei la Sophie Kinsella italiana e spero ci incontreremo post emergenza a una delle prossime fiere del libro. Complimenti ancora, soprattutto per non aver mai smesso di credere nel tuo sogno e per non esser diventata banale o risentita.

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