Raccomandazioni e raccomandati


Non so che utilità avrà questo post, ma devo scriverlo.
Se dicessi che questa cosa accade a ritmo quotidiano mentirei, ma ALMENO una vota a settimana mi avviva un messaggio via Facebook o via Instagram Direct di questo tipo:
"Ciao, sono un'aspirante scrittrice/scrittore, ho scritto un romanzo e siccome tu hai pubblicato con Newton ti volevo chiedere se potessi mettere una buona parola per me con la tua casa editrice, o darmi l'indirizzo di chi valuta i manoscritti".
Io capisco in pieno la frustrazione di chi scrive per passione, di chi vorrebbe trasformare la propria passione in un lavoro, sentirsi realizzato, guardare gli scaffali delle librerie e dirsi "Perché loro sì e io no?".
Lo capisco.
Ma se vi rispondo che no, non posso proprio fare quanto chiesto, non è perché sono cattiva, acida o stronza.
E' un no con i seguenti motivi:
1 - Newton Compton ha le sue persone, professionisti, che sanno valutare la bontà di un manoscritto e non hanno certo bisogno di una ambasciatrice che suggerisca loro titoli o autori;
2 - In Newton Compton io sono solo un'autrice, quindi una persona esterna che propone loro il proprio lavoro, non ho alcun tipo di relazione dipendente o di collaborazione interna;
3 - Chi scrive per avere una raccomandazione (altrimenti detta "buona parola" per non suonare materiali), pensa che un editore possa prendere sul serio qualcuno che per arrivare usa un'interposta persona?  Ve lo dico subito, no. Un editore non prenderebbe sul serio qualcuno che si presenta come l'amico di, conoscente di, parente di...
4 - Non sono in nessun modo autorizzata a diffondere contatti di alcun tipo mail/numeri di cellulare... Credo che darebbe fastidio a chiunque di noi, se qualcuno desse il nostro numero in giro a casaccio, no?
5 - Il fatto che io gestisca direttamente i miei social e sia più che disponibile a rispondere a chiunque abbia delle domande da farmi, non significa che io tolleri questi "sotterfugi", perché di sotterfugi si tratta. Io non ho avuto raccomandazioni, nessuno ha fatto da intermediario tra me e la casa editrice, mi sono arrangiata, mi sono data da fare, e la proposta editoriale è arrivata, ergo, non intendo avallare comportamenti di questo tipo. I traguardi si conquistano, non si arraffano.
6 - Se veramente qualcuno volesse scrivermi con lo scopo di arrivare alla mia C.E., almeno lo faccia in modo intelligente, ossia: presentatevi (molti non scrivono nemmeno il proprio nome, convinti che dopo un messaggio del genere andrò a guardarmi il loro profilo FB o IG... Gente, umiltà!), spiegatemi la sinossi del romanzo (molti schiaffano lì il titolo, convinti che andrò su Amazon a guardarmi la scheda libro... Gente, umiltà!); specificate il genere che avete scritto (magari è qualcosa che con la Newton Compton non c'entra nulla, quindi io sono proprio il contatto sbagliato); verificate di aver scritto un messaggio corretto e in ITALIANO, giusto per darmi l'idea che siate autori credibili.
Detto questo, non sono a favore né delle raccomandazioni né dei raccomandati, ma solo del lavoro su se stessi, e con questo non credo di essere stronza, ma solo leale nei confronti di chi cerca di trovare una spazio per sé senza cercare di scavalcare altri tramite contatti/conoscenze, ma solo facendo fede sulle proprie capacità.
Per il resto, per qualsiasi consiglio relativo al self, le porte sono aperte, rispondo anche alle 2 di notte.

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