Da erotico a eretico è un attimo.



C'è ancora chi salta sulla sedia al primo accenno di tensione sessuale tra i protagonisti di un romanzo.
C'è ancora chi si scandalizza quando la penna del narratore oltrepassa i confini della camera da letto.
C'è ancora chi giudica chi legge romanzi erotici come una donna (perché in genere è la lettrice che  viene giudicata) insoddisfatta, frustrata, o addirittura pervertita.
Se così fosse, se il metro per giudicare una persona fossero i romanzi che legge, dovrei smettere di rivolgere la parola a tutti coloro che leggono thriller (me inclusa), perché vuol dire che sono assassini a piede libero.
O a quelli che leggono letteratura underground tipo Trainspotting o Noi ragazzi dello zoo di Berlino, perché vuol dire che sono dipendenti da qualche sostanza psicotropa.
E che dire di quelli che leggono gli horror di Stephen King? Non è che per caso sono profanatori di tombe o evocatori di Satana?
Avanti! Siamo riusciti ad andare oltre, ad accettare il contenuto di ogni libro, fuorché il sesso.
Io ho fatto pace con il sesso. Lo affronto con serenità.
Non è così che nascono i bambini? Già, i bambini, la maternità, quell'evento a cui siamo preparate fin da piccole.
Fin dall'infanzia siamo state cresciute con l'idea che presto o tardi saremmo diventate madri anche noi.
Io avevo una decina di bambolotti ai quali cambiare il pannolino, dare il biberon, cullare, portare a spasso in un passeggino in miniatura. Perfino le mie Barbie avevano dei bambini.
Chiaramente, quando hai otto anni, sorvoli su tutta quella che è la riproduzione e la gravidanza, ma poi arriva l'adolescenza, l'età adulta e SAI che c'è anche il sesso.
Grazie a Dio!
Se non ci fosse il sesso, l'umanità si sarebbe estinta migliaia di anni fa.
Allora perché scandalizzarsi quando nei romanzi si parla della cosa più naturale del mondo? Perché prendere le distanze come se fosse qualcosa di sordido, infimo, degradante?
E' parte della natura umana e delle relazioni umane.
Il sesso è bello, e tra due persone che si amano è bellissimo.
I romanzi rosa a sfondo erotico esaltano il sesso, perché è una forma di comunicazione.
E non ci vedo nulla di eretico, da invocare il fuoco dell'inquisizione, nei romanzi erotici.
Nei romanzi (a eccezione dei fantasy), il lettore chiede attinenza alla realtà, vuole sognare ma tenendo un piede per terra. Soprattutto nel genere rosa viene chiesta veridicità, verifica delle informazioni, coerenza delle azioni, specificità dei contesti, precisione nella linea temporale, una volta ho letto addirittura una recensione in cui veniva criticato il modo in cui la protagonista fermava un taxi, perché troppo "finto".
Poi però, quando arriva il sesso (cosa c'è di più vero e reale?)... OH, MIO DIO, VADE RETRO!!!
Non è un po' in controsenso?
Erotico non  significa porno, non significa perversione, non significa degrado. Ma amore come fatto fisiologico (ossia, ciò che è proprio del funzionamento sano di un organismo).
Non lo dico io, lo dice la Treccani.


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