Allattamento senza giudizi e pregiudizi: al seno o artificiale? Tutti i pro e i contro.
Ho girato tutto il web, ma quando ne ho avuto bisogno ho trovato solo articoli dal sapore giudicanti che facevano capire senza mezzi termini che allattare al seno è la via maestra e se passi all'artificiale devi essere proprio in fin di vita, altrimenti SEI UNA MADRE DI MERDA, MERITI CHE I SERVIZI SOCIALI TI LEVINO IL BAMBINO E CHE TU SIA PUBBLICAMENTE COPERTA D'INFAMIA IN PUBBLICA PIAZZA.
Ecco perché scrivo questo articolo: perché quando serviva a me, non l'ho trovato, finendo per passare le giornate in lacrime, sentendomi inadeguata e piena di sensi di colpa.
Diciamocelo, sarà pure il 2021, ma uno dei modi per abbattere e rimettere al suo posto una donna è farla sentire inadeguata, affondi che colpiscono particolarmente una neomamma che già è piena di dubbi e insicurezze di suo, sta affrontando i contraccolpi di un corpo in balia delle fluttuazioni ormonali ed è spaventata a morte dall'amore che prova per quella creaturina che dipende interamente da lei. Insomma, la condizione ideale per ridurla in briciole con una parola e la domanda "Perché non allatti al seno?!" (anche con quel vago tono di disprezzo che tra le righe dice "Sei l'ultimo anello della catena alimentare").
Lo scrivo chiaro e tonto: COME ALLATTARE VOSTRO FIGLIO E' UNA VOSTRA SCELTA E DIPENDE UNICAMENTE DALLE VOSTRE ESIGENZE.
Chiaro? Per tutti quelli che vogliono giudicare c'è giurisprudenza: 5 anni, dopodiché in bocca al lupo per il concorso.
Avendo allattato sia al seno, sia tirando col tiralatte e ora con l'artificiale credo di potervi dare una panoramica completa e obiettiva per farvi fare le vostre valutazioni.
Pro dell'allattamento al seno:
- Avete sempre la pappa pronta per il pupo, questo vuol dire che a lui basteranno due vagiti e tac, arriva il seno. Una soluzione pressoché immediata, e a temperatura perfetta.
- Non avete in giro per casa biberon da lavare e sterilizzare, scorte di latte, non dovete ricordare scadenze o quando avete aperto il latte.
- Viaggiare è semplice, per i suoi pasti non dovete portarvi dietro nulla che non sia il vostro seno.
- Nessuna alzataccia, di notte basta che vi mettiate il bimbo nel letto e lui si attacca.
- Niente stitichezza, il bimbo avrà una regolare (se non addirittura abbondante) attività intestinale.
- Perdita di peso: produrre latte è un lavoro molto impegnativo per il nostro corpo, molte donne, allattando riescono a tornare ben in fretta al loro peso pre-parto (o addirittura anche un peso inferiore).
- La tetta è la panacea di tutti i mali, se il bimbo ha una crisi di pianto (che sia per noia, per sonno, per voglia di coccole), basta offrirgli il seno e lui si calma (magari ciuccia senza mangiare).
- Sui benefici del latte materno non mi dilungo, il web ne è pieno.
- Costo zero. Finché il bimbo prende il vostro latte, la sua alimentazione non costerà un centesimo.
- Se allattate con frequenza 2 max 3 ore, niente ciclo finché non svezzerete il bebè.
- Ragadi, tagli e tumefazioni del capezzolo: anche se il bimbo ha un istinto naturale a succhiare, in molti casi non si attacca bene causando ferite alla mamma. (Sì, ci sono ostetriche e consultori che fanno training, ma conosco tante mamme per cui comunque non ha funzionato).
- Equilibrare l'allattamento dal seno destro e dal sinistro. Molto spesso al bimbo piace una tetta e odia l'altra, quindi per nutrirlo alla svelta lo si attacca al suo seno preferito, lasciando l'altro pieno. O lo si tira per evitare che si ingorghi oppure si devono provare settordici posizioni finchè si trova quella che gli piace (ma quasi sempre, dal seno "cattivo" mangia meno che dal preferito).
- Non sai mai quanto mangia il bambino perché la tetta non è trasparente né graduata. Mangia tanto? Mangia poco? Boh. Molte mamme risolvono prendendo la bilancia neonatale e pesandoli tutti i giorni, ma se siete persone un po' apprensive, cadere in paranoia è un attimo.
- Zero ritmi: l'allattamento a richiesta funziona così, la tetta si dà quando il bimbo la vuole, che può essere a qualsiasi orario, con qualsiasi frequenza, a volte ciucciano 10 minuti, altre volte mezz'ora, a volte la chiedono dopo un quarto d'ora, altre volte dopo 2 ore... ecco perché bisogna mettere in conto di essere sempre nei paraggi nel caso abbia fame.
- Occhio alla dieta: non si hanno le restrizioni alimentari della gravidanza, ma comunque bisogna tenere un'alimentazione oculata e pulita dato che il latte è composto anche da ciò che mangiamo.
- Terapie off-limits: anche i medicinali sono un problema. Se per qualche motivo dovete fare delle terapie, o rimandate o interrompete l'allattamento. Io ho avuto una forte reazione allergica, avevo assolutamente bisogno di fare del cortisone quindi, non potendo ovviamente dare al bimbo latte al cortisone, ho dovuto tirare il latte per due giorni (altrimenti vengono gli ingorghi) e buttarlo.
- Molte ore ferme sul divano o sul letto ad allattare. Se come me avete un'attività che non potete abbandonare neanche per i primi sei mesi del pupo, non poter avere l'indipendenza di qualche ora per occuparvi delle vostre scadenze è un limite.
- Quasi impossibile uscire di casa sole: gli impegni che richiedono la vostra unica presenza, un viaggio di lavoro, o altro che duri più di mezz'ora senza portare il bebè con voi sono da depennare.
- Nessun altro può provvedere a nutrire il pupo tranne voi, potrebbe capitare che il bimbo non voglia stare in braccio ad altri (papà, nonni...) perché sa che è lontano dalla sua fonte di nutrimento (lui non può sapere che magari siete a un metro di distanza, sa solo che è stato privato della tetta a sua disposizione). Più che mammite, è tettite.
- Programmabile: è più facile dare una routine al bimbo, impostargli degli orari pasti (esempio: con un bibe ogni 4 ore, il bimbo mangia alle 8 di mattina, alle 12, alle 16.00, alle 20.00, a mezzanotte e alle 4 di notte e poi da capo). In questo modo si creano anche delle finestre temporali per inserire impegni vostri, visite etc.
- Controllabile: se siete un po' apprensive come me, sapere sempre quanto latte ha bevuto il vostro bebè è una possibilità di serenità irrinunciabile. So quanto mangia ad ogni pasto quindi capisco se quel giorno è affamato o no, e se per più giorni mangia meno della quantità prevista per il suo mese di crescita chiedo al dottore. Non serve la bilancia.
- Niente integratori: il latte artificiale è già completo (Kooooosssaaaa? Sento già gridare le talebane dell'allattamento al seno senza se e senza ma, ma sappiate che nel latte materno manca la vitamina K, fondamentale per la coagulazione del sangue e al metabolismo osseo, e la vitamina D, essenziale per l'assorbimento del calcio, che quindi vanno integrati) quindi il pediatra non mi fa dare al bimbo le goccine di integratore k-D3 ogni giorno. Eh, già, so che è un bello smacco, ma il latte artificiale nutrizionalmente è completo quanto il materno.
- Potete delegare: con l'artificiale anche il papà può dare il latte al bimbo, regalando a voi un po' di riposo e permettendo al papà di ricavare anche lui qualche momento di intimità con suo figlio.
- Tranquillo con gli sconosciuti: ovviamente non parlo del primo che passa per strada, ma se date il bimbo in braccio a papà e nonni, difficilmente lui avrà una crisi di pianto perchè non gli viene l'ansia da "mi hanno tolto la tettaaaaaa".
- Potete lavorare: come sopra, se come me avete un'attività che non può essere messa in stand by, grazie al bibe potete affidare il bimbo a papà/nonni e riprendere il vostro lavoro. Siamo nel 2021, cerchiamo di sostenere l'emancipazione delle mamme, anzichè farle sentire dei mostri. Oppure potete andare dal parrucchiere a farvi fare un trattamento di 6 ore senza temere che il bimbo soffra la fame. Amiche mamme, sarà un periodo molto duro, vogliatevi bene e trovate tempo per rilassarvi e prendervi cura di voi stesse. Se sarete più rilassate e contente, anche il vostro bimbo lo sentirà.
- Alimentazione: potete mangiare TUTTO ciò che volete, zero restrizioni, anche tornare a farvi il bicchiere di vino a pasto o lo spritz.
- Via libera alle terapie se dovete fare cure o comunque fare dei trattamenti incompatibili con l'allattamento.
- Si usano meno pannolini: con il latte artificiale il bimbo fa la cacca una o due volte al giorno.
- Mettere in conto almeno un minuto di pianto del bimbo mentre preparate il bibe e lo scaldate (20 secondi nel microonde). P.S. in casa il latte artificiale liquido è più comodo.
- Quando uscite di casa dovete premurarvi di portare SEMPRE con voi il thermos di acqua calda, un bibe pulito, il latte in polvere già dosato nel caso al bimbo venga fame (io ho preparato un bibe al Pinguino in macchina, senza appoggi, mentre eravamo in colonna in autostrada. Tranquille, è fattibile).
- Vi tornerà il ciclo abbastanza presto.
- Costa: bisogna mettere in conto dai 30 ai 40 euro a settimana per il latte (la spesa dipende dalla quantità che vi serve, se lo prendete liquido o in polvere e dalla marca che scegliete).
- C'è da lavare e sterilizzare i biberon dopo l'uso (molti si sterilizzano in microonde in 20 secondi, o comunque si buttano in una bacinella di con amuchina).
- Stitichezza: con il latte in polvere il bimbo potrebbe avere dei rallentamenti perché la cacca è più compatta quindi si sforza di più. Io uso il latte liquido che non presenta questo problema e quello in polvere solo se usciamo.
- Intolleranze: il bimbo potrebbe avere problemi di digestione o proprio di intolleranza, ma questo lo si scopre strada facendo. Oggi però ci sono i latti apposta per intolleranze o antirigurgito.
- Giudizi: per la società, una madre che dà l'artificiale al bimbo è da mettere al 41bis.
E comunque sarebbe da correggere l'indicazione sulle bottiglie di acqua "l'allattamento al seno è da preferire, tuttavia ..." al bambino interessa che la sua mamma sia sana e felice all'idea di occuparsi di lui (e già così le paranoie non credo siano poche), non stressata e piena di ansie da giudizio sociale. Firmato: una che è stata allattata al seno 26 giorni e poi artificialmente. Ah, all'asilo straordinariamente sono stata quella che si ammalava meno (quindi sfatiamo anche la storia degli anticorpi imprescindibili del latte materno).
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