Scrivi ciò che conosci: documentarsi prima di scrivere un romanzo

                                          

"Scrivi ciò che conosci" è a tutti gli effetti un dogma quando si tratta di scrittura, ma vediamo di capire cosa significa veramente questa frase. O, meglio, cosa NON significa.
Conoscere NON VUOL DIRE aver vissuto in prima persona i fatti che si narrano, quindi neanche:
  • vivere o aver vissuto nella città/paese in cui è ambientato il romanzo;
  • vivere o aver vissuto nell'epoca storica in cui è ambientato il romanzo;
  • praticare o aver praticato una delle professioni dei personaggi;
  • aver attraversato la fase di vita e/o anagrafica del protagonista.
Se fosse come nei punti sopracitati, molti dei capolavori letterari più noti al mondo non avrebbero potuto mai essere scritti perché mi pare evidente che Dante non sia realmente stato all'inferno, Jules Verne non sia stato ventimila leghe sotto i mari, Asimov non ha mai viaggiato nel tempo, la Rowling non è stata ad Hogwarts eccetera eccetera eccetera.
Anche perché altrimenti non ci resterebbero che le biografie. Ogni autore potrebbe scrivere un solo libro sulla sua vita e basta. Oddio, alcuni autori hanno avuto una vita molto interessante ma parliamo dello 0,00001 periodico.
Quindi, in estrema sintesi, per scrivere thriller non è necessario essere poliziotti (o peggio, serial killer), per esempio.
E allora cosa vuol dire questo benedetto mantra "Scrivi ciò che conosci"?
Vuol dire documentarsi. BENE.
Per capirci, "Mio cugino mi ha detto che..." non vale come documentazione (sempre che vostro cugino non sia Alberto Angela, in quel caso, la fonte è autorevole).

Esempio: voglio scrivere un romanzo ambientato nella stazione spaziale internazionale. 
Ottimo, prima di farlo, incolla le chiappe alla sedia e documentati su TUTTO quello che c'è da sapere sulla SSI. Come minimo, guardati i video di Samantha Cristoforetti su YouTube che ti spiega come si mangia nello spazio, come si dorme, anche come si fa la cacca. Lo sapevi che nello spazio (dove OVVIAMENTE non c'è acqua corrente), il sistema di depurazione ricicla l'urina degli astronauti e la trasforma in acqua potabile (sì, da bere)? No? Ora lo sai. 
Prima di partire con la stesura per poi bloccarti a pagina 3 perché non hai idea di come funzioni il lancio di uno shuttle, assicurati di aver raccolto tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Hai scelto di ambientare il romanzo in una città che non hai mai visto? Stampati la mappa, studiala, guardala, informati sulle zone della città malfamate, quelle ben frequentate, quelle destinate al business, quelle al divertimento, come ci si sposta da in punto all'altro, il clima, il traffico... Usa Google Map per calcolare i percorsi, street view per vedere da te ciò che i tuoi personaggi vedono, vai sui forum e fai domande. 
Quanto costa vivere in quella città? Cosa si paga di affitto per un monolocale? E per un attico?
Attenzione, essere stati a Parigi in gita scolastica o in viaggio di nozze non significa essere documentati! Abitanti e turisti vivono le città in modo diverso. I turisti vanno sulla Tour Eiffel, i parigini non ci salirebbero neanche con una pistola alla tempia. 
Il tuo protagonista fa un lavoro che non conosci? Documentati su quella professione: che studi vanno fatti? In che università? Come funziona quel determinato ambiente di lavoro? 
La tua protagonista è incinta ma tu non hai figli? Parla con una amica che è diventata mamma (o consulta forum di mamme) e fatti spiegare ciò che ti serve su gravidanza, parto (sì, anche i dettagli sgragevoli), allattamento etc etc.
"Scrivi ciò che conosci" vuol dire, in sostanza, essere informati su tutto ciò che compone l'universo della nostra storia, perché essa sia credibile e verosimile.
Ricapitolando: Che fonti userai?
Google, Wikipedia, articoli di giornale, YouTube, Google Maps, Google Street View, Reddit, Quora, tutti i siti dedicati (tipo, tornando alla questione spazio, il tuo sito di riferimento sarà la NASA), amici e parenti con informazioni attendibili, forum e blog.
Se devi fare ricostruzioni storiche, perché hai ambientato il tuo romanzo nel medioevo, non sottovalutare il potere di biblioteche e archivi.
Molti contenuti saranno in inglese, altre volte in francese, spagnolo, tedesco quindi sfrutterai anche Google traduttore al bisogno.
Sii certosino come James Cameron. Lui non era sul Titanic quando è affondato (ma dài?), ma per girare il film ha studiato tutto fino alla singola saldatura di ogni lastra della chiglia.

E per un fantasy? Ecco, lì sei tu a dover costruire il tuo mondo e far sì che al suo interno tutto funzioni e abbia una sua logica e coerenza, ma il principio è lo stesso: devi sapere tutto dei luoghi, delle dinamiche spazio-temporali, dei personaggi, delle creature che lo popolano, la mappa, la geografia, la storia (esempio Trono di Spade: Martin ha ricostruito tutto l'albero genealogico e discendenza dei re che si sono succeduti sul trono dai Baratheon fino ai primi Targaryen).

In genere nei romanzi d'esordio, l'opera prima di un autore, ci sono una valanga di riferimenti autobiografici (per non dire che la storia stessa è interamente autobiografica), perché noi stessi siamo l'argomento che conosciamo meglio e il margine di rischio è minore. Però, mi pare ovvio che, a meno di non voler scrivere un solo libro nella nostra carriera e appendere la biro al chiodo, già dalla seconda opera saremo costretti ad attingere dal nuovo. Le ricerche non devono spaventare e, per mia esperienza, posso dire che spesso si rivelano essere la parte più entusiasmante del processo, perché si imparano cose nuove.

Ricordati, l'unico modo per avere le risposte è porsi delle domande.

Commenti

  1. Sto leggendo il tuo (bellissimo) Prima regola: non innamorarsi e la cosa che salta subito agli occhi è l’incredibile ricerca storiografica che hai fatto su Casanova, Venezia e tutto l’intero impianto narrativo! Complimenti

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    1. Sì, nel caso di questo romanzo, la ricerca è stata molto più estesa. Sono contenta che ti stia piacendo!

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