Tutta invidia


Fateci caso, ormai è un dato di fatto, se qualcuno esprime una opinione impopolare o che va controcorrente, ecco che il filosofo del giorno, quello con la verità spicciola in tasca se ne esce con una delle seguenti frasi; a voi la scelta:
- Sei solo invidioso/a
- Tutta invidia la tua
- Brutta cosa l'invidia
- Rosichi d'invidia
- Quanta invidia!
Il comune denominatore tra tutte queste battute è l'invidia... non so se si era notato.
Oggi non puoi avere un'opinione diversa da quella della massa che vieni subito bollato come invidioso.
L'invidia è la risposta universale, quando uno non sa più cosa dire, se ne esce con l'invidia. Ormai viene tirata fuori così spesso e in qualsiasi contesto che ha quasi persi il suo significato.
Tipo una supercazzola del Conte Mascetti.
A me è capitato di prendermi dell'invidiosa dopo quell'articolo che ho scritto, dedicato alle supermamme, nel quale sostenevo che le mamme super siano quelle che si fanno in quattro per lavorare, allevare i figli e mantenere un discreto equilibri psicofisico, a differenza delle superstar, il cui compito è alleggerito da stuoli di tate e collaboratrici domestiche.
Io non ho figli, non sono mamma, di cosa dovrei essere invidiosa? La mia era una constatazione (conosco delle mamme che senza aiuti si fanno un mazzo come una capanna, e secondo me hanno molto di più da insegnarmi sul "fare la madre", di una celebrity che si fa fare mani-pedicure mentre una domestica pulisce la cacchina del loro bebè).
Oppure, per esempio, è una constatazione personale che le pantofole con l'interno di pelo mi fanno orrore.

E non lo dico perché "Sei invidiosa perché sono di Gucci/Saint Laurent/QuiQuoQua/Pippo/Paperino e non te le puoi permettere".  A 30 anni ho la libertà di spendere 600 euro in quello che mi pare, grazie a Dio, ma comprando ciò che mi piace, e le ciabatte di pelo non mi piacciono.
Lo dico perché nessuno mi paga per dire che sono belle per forza, punto primo, e lo dico perché se anche costassero venti euro non le comprerei lo stesso.
Ti pare che io passo una vita a depilarmi e poi mi compro delle ciabatte che mi fanno sembrare i piedi pelosi tipo Chewbecca?
Non è invidia, è un gusto personale, cosa molto diversa.
Secondo me bisognerebbe smettere di vedere l'invidia ovunque e rispettare un po' di più le opinioni personali altrui, perché, fino a prova contraria siamo ancora dotati di libero arbitrio.
Poi se un parere in controtendenza dà così fastidio, che la gente si attacchi pure all'invidia, se serve per farli sentire dalla parte della ragione. Ma sappiano che non è invidia.

Tarapìa tapiòco! Prematurata la supercazzola, o scherziamo? No, mi permetta. No, io... scusi, noi siamo in quattro. Come se fosse antani anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribàcchi confaldina? Come antifurto, per esempio.

Al prossimo che mi dice "La tue è tutta invidia", gli rispondo così.

Commenti

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  2. Le pantofole con il pelo! Come si fa a essere invidiosi di una cosa così?
    A parte gli scherzi, sono d'accordo. Le opinioni in controtendenza danno fastidio, il più delle volte perché obbligano a riflettere e non a limitarsi a mandare giù la solita verità rivelata che ci propinano.
    Un discorso simile riguardo all'essere mamma mi è capitato di sentirlo niente popò di meno che a un incontro sulle pari opportunità!
    Si parlava di una donna lavoratrice che comunque ha deciso di fare quattro figli. Quando è stato fatto notare che in qualità di manager di alto livello la signora poteva permettersi la tata a tempo pieno, mentre la maggior parte della gente campa con uno stipendio normale si è scatenato l'inferno...

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