IL BLOCCO: come uscirne.

Per quello del collo, fatevene una ragione, è l'età. Dovevate dare retta a mamma quando vi diceva di asciugarvi i capelli.
Per quello dello scrittore, invece, potete continuare a leggere.
Innanzitutto va fatta una dovuta premessa: chiamarlo blocco dello scrittore è una facile generalizzazione e generalizzare è una tendenza di chi ama il dramma. Io, non so se si è capito fino adesso, non amo il dramma. Stiamo leggeri, che di pesante c'è già la vita.
Ora, nella mia modesta e ristretta esperienza, mi sono trovata a fissare il cursore lampeggiante sullo schermo senza avere idea di cosa digitare.
Questo, chiamiamolo tiro improvviso del freno a mano, ha tre radici diverse che andremo a distinguere perché qui parliamo di fatti.
Blocco di tipo 1: BLOCCO CREATIVO.


Questo è il più grave. è collegato alla totale, o parziale, mancanza d'idee che impedisce di sviluppare la storia.
La mia opinione è: o la storia che ho in mente non è abbastanza buona, o non l'ho ancora "digerita".
Se non è abbastanza buona, si può fare una cosa sola: chiudere il file e trascinarlo nel cestino. Inutile tenerlo lì sul desktop, ogni volta che accendi il pc troveresti quel file a ricordarti della tua mediocrità, perché farsi del male?
Una storia non digerita, invece, ha una buona base. Come lo so? Perché mi emoziona e mi carica come un fucile l'idea d'iniziare a scriverla, la sento mia, mi ci sento dentro. Però il non averla digerita produce come effetto quello di avere una trama con molti buchi, azioni ingiustificate, e mancano i collegamenti, quindi ha bisogno di essere elaborata ancora nella mia immaginazione prima di vedere la luce.
Che faccio in questi casi? Faccio altro. Word non lo apro neanche, zero appunti, nada schemi, nulla di nulla.
1 - Pulisco casa: le mie reminiscenze di feng shui testimoniano che la pulizia esteriore compie anche una pulizia interiore;
2 - Mi dedico a intense sedute di bellezza e benessere (col grande apprezzamento del mio ragazzo);
3 - Guido: radio accesa e vado dove mi porta la strada. Le idee iniziano ad arrivare;
4 - Dipingo: nel senso che mi dedico ad un altro hobby creativo che mi tiene impegnata la testa. Creare è importante per sentirsi soddisfatti di se stessi. Magari il giardinaggio ha lo stesso effetto per qualcun'altra o lo sport....non lo so, quello che vi pare;
5 - Cucino: l'anima va nutrita e anche il corpo. Ma non andate sul classico ricettario di famiglia, qui stiamo cercando di spezzare la routine! Sperimentate e usate nuovi ingredienti.
Ora che è passata la paura e siamo di nuovo creativi, vediamo una forma meno grave di blocco.
Blocco n.2: BLOCCO STILISTICO.


Si differenzia dal primo perché in questo caso la storia in testa ce l'ho tutta e chiara, solo non mi soddisfa come ho messo giù il determinato passaggio.
Scrivo e riscrivo lo stesso capitolo più volte ma non scatta mai la scintilla. Cancello e riscrivo e ancora niente.
In questo caso bisogna affidarsi ai professionisti, cioè gli altri scrittori. Cerco qualche romanzo che ho amato (possibilmente non recente) e inizio a disaminare lo stile dell'autore, facendo una vera e propria analisi del testo, cercando di catturare gli elementi che fanno funzionare i suoi momenti catartici.
La stessa cosa funziona anche con i film e le serie TV. A volte basta solo il trampolino giusto per saltare dall'altra parte.
Blocco n.3: BLOCCO NARRATIVO.


Qui siamo proprio dentro la storia e ci troviamo in un punto in cui l'azione stagna. Non succede nulla, l'atmosfera è piatta e i dialoghi stentano.
Per movimentare la situazione ci sono alcuni stratagemmi che possono essere inseriti per dare un plot twist alla storia:
-Morte: un personaggio che se ne va costringe l'autore a gestire diversamente quelli che restano. Chi meglio di George Martin per Trono di Spade  ha utilizzato questo trick? Nessuno. Lui fa fuori i suoi personaggi con la facilità con cui li crea.
-Sesso: una sbronza, una passione sopita, un ritorno di fiamma...quale che sia il motivo, se metti a letto due personaggi la storia ingrana in una direzione nuova. Il sesso cambia tutto nella vita vera, figuriamoci in un romanzo... Non serve nemmeno che ve lo dica.
-Il ritorno: ovvero "La carrambata". Un personaggio (inventato di sana pianta) ritorna nelle vite dei nostri protagonisti dopo una lunga assenza. E questo personaggio si porterà dietro il mistero della sua lontananza, il mistero del suo rientro inaspettato e l'impatto che ha la sua presenza per tutti gli altri... qualcuno lo amerà, qualcun altro lo odierà.
- La festa: che sia un matrimonio, che sia un evento aziendale, che sia un ritrovo di famiglia o una riunione di ex alunni, pigliare tutti i personaggi e metterli insieme (magari con un po' di champagne) è un innesco facile facile per tirare fuori un po' di azione. Tutti hanno segreti e, strano ma vero, alle feste vengono sempre fuori.

Blocco creativo, blocco stilistico, blocco narrativo, digestivo, intestinale, qualunque esso sia, se ne esce sempre.
Tranne Elvis Presley, lui è morto costipato.




Commenti

Post più popolari