L'abito fa il monaco: cosa fare e NON fare per creare una copertina



Partiamo da un concetto chiave: la cover non è un gioco.
Quando sento frasi del tipo: "Devo solo fare la cover"; "Mi manca solo la cover", a me viene la pelle d'oca.
Solo?!
Ti manca la carta d'identità del tuo romanzo, il biglietto da visita, ciò che farà scattare la prima impressione nel lettore.
La cover è importante tanto quanto il romanzo e va PENSATA. 
Vanno pensati i colori, quello dominante e quelli secondari; va pensata la composizione; va pensato lo stile grafico; va pensato il concept (cosa vuole comunicare la mia cover); va pensato il carattere dei testi.
La cover è importante e come tale va trattata, sia che si stia parlando di un romanzo edito che uno self.
Quando si entra in libreria per dare la famosa "occhiatina in giro", sono le cover a catturare la nostra attenzione prima ancora che siamo in grado di mettere a fuoco il titolo.
Quando invece ci troviamo su uno store digitale, tipo Amazon, nel mare magnum di cover, solo alcune ci attireranno, mentre altre passeranno del tutto inosservate.
Punto primo: la cover deve rimanere impressa nella mente del lettore, deve avere impatto visito (positivo, s'intende), essere identificante.
Mio parere: se non si hanno competenze grafiche (livello medio alto; i collage con Picasa non valgono) è il caso di affidarsi a un grafico.
"Ma il grafico costa", sì costa, come tutti i professionisti, però stiamo parlando di qualcosa di importante, la veste in cui il nostro romanzo si presenta al mondo, quindi, ripeto, a meno che non siamo delle spade con Photoshop e/o Illustrator e/o InDesign, affidiamoci a un pro, così da non fare un paciugo.
Di cover orrende in giro se ne vedono a bizzeffe e il mio pensiero, quando ne incontro una è: certo che se questo è il senso critico dell'autore sulla qualità della cover, figuriamoci il romanzo!
Superficialità? Forse, ma una cover sciatta fa automaticamente del romanzo, un lavoro sciatto.
Non posso fare un corso accelerato di PS qui su blog, ma se già conoscete il programma, vi invito a farvi una maratona di tutorial su YouTube così da allenarvi e acquisire manualità (se proprio proprio non avete modo di prendere un grafico).
Il grafico può risolvere molti problemi, ma non fa miracoli. Nel senso che, siccome voi lo pagate, alla fine farà ciò che dite e se chiedete cose esteticamente opinabili, verrà fuori una cover orrenda comunque.
In linea di principio, teniamo sempre a mente queste linee guida:
  1. Poche scritte. Sulla cover ci devono essere solo nome autore e titolo del romanzo, non altri 3500 strilli.
  2. Scritte leggibili. Non scegliamo font assurdamente complicati che, per leggere il titolo, si debba chiamare Alberto Angela per decodificare i caratteri con la Stele di Rosetta.
  3. Massimo due font (caratteri) diversi. Ho visto cover con titolo in un font; autore: altro font; la didascalia "romanzo" in altro font ancora; costa scritta con 2 font ancora diversi e trama, con... udite udite... altro font. Pacchiano, in più sembra che l'autore abbia le idee confuse.
  4. Font da NON UTILIZZARE: il comic sans, l'algerian, il papyrus, arial (non stai pubblicando una presentazione in power point).
  5. Non fate fare cose strane ai testi tipo capriole, spirali, arcobaleni etc... Niente WordArt per intenderci.
  6. Immagini: si acquistano su shutterstock o se non volete spendere nulla, su siti di immagini royalty free tipo pixabay o pexels.
  7. Non fate collage. No. Ho detto di NO.
  8. Abbinamento colori: i primari vanno accoppiati ai secondari opposti tipo giallo-viola; blu-arancio etc. Nel dubbio aiutiamoci con questo sito per imparare ad abbinare i colori CLICCANDO QUI
  9. Non riempiamo troppo la cover facendola diventare un guazzabuglio confusionario. Deve avere un punto focale su cui si posi lo sguardo, un centro.
  10. Cover fotografiche: se vi sta passando per la testa l'idea di fare voi da modelli per la cover, la risposta è ancora come quella del punto 7. Neanche usando i vostri amici, o parenti... le foto caserecce si vedono a un chilometro.
  11. Cover grafiche: a meno che voi non siate un grafico di mestiere, il disegnino fatto a casa a mano carino carino, colorato con i pennarelli Carioca NO. "Ma mia figlia/sorella/nipote è così brava a disegnare". No. Le illustrazioni delle cover sono cose serie.
E ascoltiamo il parere del grafico. Se ci dice che secondo lui una cosa non sta bene, probabilmente ha ragione.
Sono 11 consigli antipatici, ma visto che questa rubrica è fatta apposta per dare suggerimenti concreti a chi vuole pubblicare il proprio romanzo e farlo nel migliore dei modi, anche i consigligli scomodi hanno una loro utilità.

Commenti

  1. Effettivamente la copertina è quello che cattura la mia attenzione, seguito dalla trama, ma se è una/o scrittrice/ore che amo lo prendo a prescindere!!!

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  2. Concorde al cento per cento, su tutto! L'esempio delle due che hai pubblicato in alto parla da solo, le tue parole gli danno conferma!

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