Material girls
Perché i protagonisti maschili dei romanzi rosa sono sempre (o in un buon 80% dei casi) ricchi sfondati?
E' una polemica che si è sentita e stra-sentita, e non nascondo che per un po' anche io ero nel team #ricchidentro, ma invecchiando si diventa più saggi - dicono- e ho iniziato a rifletterci.
Morale della favola? Ho cambiato squadra.
L'elenco dei perché non intendo nasconderlo, anzi, sono decisa ad usare ogni argomentazione per sostenere la causa del #riccodentroefuori.
#1 - Marilyn Monroe: ha costruito una carriera su "Diamonds are a girl's best friends", e in tutti i suoi film la divina è in caccia di un marito danaroso. Nessuno, mi sembra, l'ha crocifissa per questo...
#2- Liz Taylor: non ha mai fatto mistero della sua passione per i diamanti che ha amato, forse, più dei 7 mariti (Burton sposato due volte non lo contiamo). Se i romanzi rosa sono sogno ed evasione, la frase del suo terzo amato, Mike Todd, "You're my queen and I think you should have a tiara", sembra uscita dalle pagine di un romanzo di Julia Quinn. Che dire, poi, del "modesto" yacht My Kalizma donatole come pegno d'amore da quel marcantonio ;) di Richard Burton. Eppure, la diva dagli occhi viola, nonostante la sua inclinazione e il fiuto per gli uomini danarosi, è diventata un'icona.
#3- Jakie Kennedy: dopo il compianto presidente, è passata con nonchalance all'armatore da 500 milioni di dollari (oggi equivalente a 2,133 miliardi di $), Aristotele Onassis. Alto, si fa per dire, 1,65 m, naso "importante" e ventitrè anni più vecchio di lei. Nonostante ci siano gli estremi per parlare di matrimonio di convenienza, Jackie Kennedy, oggi, è ancora un role model proposto dalle riviste di moda e cronaca mondana.
#4- I classici Disney: Cenerentola e il principe; Aurora e il principe Filippo (è vero che anche lei è principessa, ma dopo sedici anni passati nella foresta non si sposa un boscaiolo, nossignore!); Ariel e il principe Eric; Biancaneve e il principe senza nome (?); Belle e la bestia (che anche se mezzo toro e mezzo leone, pur sempre principe è)... è da quando siamo bambine che ci martellano il cervello con questa storia del principe, se questo non si chiama imprinting, allora non so cos'è l'imprinting.
#5- Le fantasie: gli uomini hanno "Playboy" e i calendari "Pirelli" per guardarsi le modelle tettone, le donne è giusto che abbiano il corrispettivo equivalente. Chiamala, se vuoi, par condicio.
#6 - L'ipocrisia: basta fare i radical chic, quelli che "Che schifo i soldi". I soldi non fanno schifo a nessuno, soprattutto ai radical chic.
#7-Tra sogno e realtà: se per questo, i personaggi maschili dei romanzi rosa non sono neanche dei frignoni come i maschi reali, quelli che con 37.2 di febbre mandano a chiamare il prete per l'estrema unzione.
#8- La sindrome di Julia Roberts: tutto l'universo femminile è rimasto stigmatizzato da Pretty Woman, in particolare dalla scena in cui Richard Gere porta J. in Rodeo Drive a fare shopping d'alta moda no-limits. Andiamo! Nella realtà, qualsiasi uomo, quando sente la parola "outlet" viene scosso da convulsioni!
#9- A colazione da Tiffany: Audrey Hepburn beve caffè sulla 5th Avenue curiosando tra un pavè di brillanti e orecchini di smeraldo. Io, con la mia crusca d'avena e yogurt di soia, mi accontento di molto meno.
#10- Carrie & Mr. Big: se non avete visto Sex & the City, mettetevi SUBITO in pari. Mr. Big è presentato come il nuovo Trump (che il 45° presidente degli USA sia amato o odiato è secondario. Nella serie si fa riferimento all'ammontare stratosferico del suo patrimonio, non alle inclinazioni politiche) e guarda caso lui è The One: l'unico grande amore di Carrie, quello che se la porta all'altare. E quando, come se non bastasse l'acquisto del superattico sulla Quinta Avenue, lui le promette, con tanto di occhiolino, "Ti faccio montare un armadio più grande", si è sollevato l'applauso di tutta la sala.
Ecco a voi dieci ottime ragioni per sostenere il team #ricchidentroefuori nei romanzi rosa.
Perchè l'amore c'è sempre, ma con qualche carato in più, nessuno protesta...
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